Simone Sbarbati (@simonesbarbati)
frizzifrizzi (@frizzifrizzi)
Fotos: Novo Typo Color Book, autoproduzione Novo Typo [@NovoTypo], marzo 2017
«“I tipografi e i type designer sono davvero persone che pensano in bianco e nero?”, si chiede Gerard Unger, uno dei più celebrati grafici e designer tipografici olandesi, nella prefazione di questo provocatorio libro autoprodotto che attraverso testi teorici ed esempi pratici prova a immaginare l’uso del colore, in tipografia, non solo come semplice decorazione ma come una vera e propria “enfasi”, esattamente come il grassetto e il corsivo, il tutto seguendo i principi della celebre teoria del colore di Johannes Itten.
»Se infatti il nero (o giù di lì) è stato il colore d’elezione da Gutenberg in poi, i designer di Novo Typo [@NovoTypo], studio e fonderia tipografica di base ad Amsterdam, credono che lo status quo debba, o perlomeno possa cambiare. In un’intervista di un paio di anni fa dichiaravano infatti: “perché una famiglia di caratteri è regolare, in grassetto, in corsivo o in corsivo grassetto? Perché siamo tutti d’accordo nel farlo in questo modo? Perché Microsoft o Adobe hanno messo queste famiglie di caratteri nel tuo computer? Perché il tuo insegnante ti ha detto di fare così? Ci piace porre domande come queste. Al momento stiamo sperimentando con il colore nei nostri progetti tipografici”.
»Al grido di Color will be the new italic, color will be the new bold, quegli esperimenti — che provano a portare nelle font per la stampa ciò che di frequente già succede con i font per lo schermo, innanzitutto attraverso una interessante decostruzione degli elementi di un testo (la lettera, la parola, la frase, il paragrafo) — sono stati raccolti appunto in Novo Typo Color Book, un libro-manifesto, una coloratissima tesi che non dovrebbe mancare sugli scaffali dei type designer.
»Autoprodotto in sole 750 copie, il volume è in uscita in questi giorni e si può pre-ordinare online.»
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